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    RaffaeleVivianiAlTeatroToto RIDRaffaele Viviani al teatro Totò
    repubblica.it - Giulio Baffi - 04/03/2015
     
    Fu uno spettacolo "cult" degli anni settanta, firmato da Antonio Ghirelli e Achille Millo e da Roberto De Simone che diede il suo importante imprinting al tessuto musicale, "Io, Raffaele Viviani" torna ora in scena al Teatro Totò, firmato, per la regia, da Antonio Ferrante, affidato alla passione di Gigi Savoia che, con Giuseppe Zeno e Francesco Viglietti, ritrova il gusto, l'allegria, l'emozione e la commozione di un viaggio nel teatro, nelle canzoni, nella poesia di Raffaele Viviani. RaffaeleVivianiAlTeatroToto FOTOE con loro c'è Lalla Esposito, figura minuta, voce forte e gesto sicuro, pronta a disegnare immagini femminili appartenute al gran repertorio vivianesco, è ragazza e popolana "Bambenella" impudica, "Zuccona" prepotente, spiritosa "Prezzetella", e via via è altre donne ferite, illuse, deluse, dolci e forti. Lo spettacolo, attenzione, non è certo un remake e non potrebbe esserlo, è piuttosto un racconto con qualche memoria, che a volte commuove ed a volte diverte. Perché così è il teatro di Raffaele Viviani, che "allora" fu scoperta inconsueta ed oggi ci è ben più familiare nel suo percorso sapiente, nel sapere scoprire le piaghe del popolo napoletano, nel sapere accusare con poche parole, nel non voler assolvere chi delle miserie si fa padrone. Così "Io, Raffaele Viviani" è spettacolo piacevole per un pubblico che si diverte e si commuove, perché si divertono e si commuovono gli attori pronti a restituirci una piccola parte di quel gran patrimonio di teatro sapiente. Spettacolo che, dunque, scorre via veloce. Un peccato davvero sono però le luci capaci di tenere quasi sempre in ombra i volti degli attori e cantanti. Se è una scelta è sbagliata. Ma il pubblico, ad una replica, li ha applauditi a lungo. Si replica fino a domenica.
     

    Copyright © 2010 Antonio Ferrante.
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