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Stefania Chinzari
Le pillole dl Ercole
di Hennequin-Bilhaud, adattamento dl Cecilia Calvi, regia di Antonio Ferrante, bozzetti e scene di Renato Lori.,costumi di Giada Calabria, musiche di Mariano Perrella. Interpreti: Gigi Reder, Wanda Pirol, Rino Santoro, Massimo Corvo, Enzo Garinei, lsabelle Diguer, AIcssandra Borgia.
Teatro delle Muse
- In un tempo, quello della Parigi di fine secolo, in cui le cento repliche erano una cifra considerevole, Charles-Maurice Hennequin (1863-1926) riusciva a raggiungere senza sforzi le seicento rappresentazioni in una sola stagione. E il semplice numero la dice lunga sul brio, sulla gaiezza, sull’inventiva del vaudeville di questo autore belga, figlio del grande rinnovatore del genere comico Alfred Néoclès Hennequin, e prolifico autore di teatro dopo diversi anni di attività finanziaria. Le pillole di Ercole, rappresentalo per la prima volta a Parigi nel 1904, la scrisse insieme a Bilhaud. Era una sua pratica abituale, quella di scegliere come collaboratori commediografi di gran fama, e anche di questo non ebbe mai a pentirsi.
La versione che in scena in questi giorni ad opera della compagnia di Gigi Reder, ci giunge adattata da Cecilia Calvi, che ha cercato una scrittura più attuale (sfiorando però in certi punti inutili anacronismi) e ha sfrondato di molto la girandola dei personaggi, arrivando dai diciannove originali ai nove sulla scena di oggi.
Difficile, come per ogni vaudeville che si rispetti, restituire la trama.
indiscrete, le pillole del titolo, invenzione di un quasi-medico senza troppi scrupoli, capaci di conferire, a chi le ingerisce, portentosi e insopprimibili appetiti sessuali. Vittima illustre è il medico Frontignan, marito peraltro fedelissimo, che trascorre con una delle venti mogli dell’emiro Abdelkader una infuocata notte carnale. Da questo episodio si scatena il congegno di fughe, travestimenti, tradimenti e gran viavai di personaggi tipico del genere, con tanto di hotel dalla cattiva reputazione e inevitabili rovesciamenti di ruoli, agnizioni finali e classico lieto fIne. Protagoniste

I personaggi, e gli attori, si muovono sul filo del ritmo, attenti a dosare passaggi e battute, lodevoli nel ridare i tic e una moderna rilettura di caratteri ormai un po’ fuori dal tempo. Tutti, dall’emiro di Gigi Reder ai sudon di Massimo Corvo o ai trasformisrni di Alessandra Borgia, sanno rendere Il tono e gli equilibrismi dl uno spettacolo di genere, testimone di una tradizione illustre, ma ancora capace di divertire.