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Avanti - Manda Boggio - 14/10/1989
Una spassosissima commedia di Samy Fayad inaugura la nuova stagione al teatro delle Muse, in cui opera, fin dall’anno scorso, una Compagnia Stabile, con intenti di teatro brillante e soprattutto napoletano. "Come si rapina una banca" - che nel ‘64 venne interpretato da Peppino De Filippo - vede come protagonista Gigi Reder, anche direttore artistico della compagnia: una tradizionale situazione di povertà napoletana - una famiglia aspetta il ritorno del figlio maggiore per mettere qualche cosa a bollire in pentola, e mangerà soltanto per il fortuito arrivo di una signora appassionata di gatti a cui sottraggono le alici destinate ai felini - si trasforma via via in un surreale vortice di trovate.
La famiglia decide di rapinare una banca, vi si introduce da un tombino; la figlia incinta partorisce nel "caveau" mentre entra il direttore che si scopre essere il maturo innamorato di questa: tutto finisce bene, con nozze e sistemazione economica. Il pubblico è trascinato nella girandola di invenzioni con molto divertimento, l’astuta scrittura di Fayad funziona assecondata dalla regia di Antonio Ferrante, che consente a Gigi Reder le sue gags di sicura comicità, mentre Wanda Pirol è una gestualissima madre, Rino Santoro un figlio giuggiolone quasi da varietà, Liliana Randi una figlia incinta molto maliziosa, Paola Giannetti una maniaca signora sopra le righe, Ruggiero Pignotti un nonno da comica finale, Claudio Veneziano un’apparizione che si aggiunge nel gran finale e dargli un altro tocco di colore. E una speciale attenzione si prende Enzo Garinei, un direttore distratto e astratto, che ci porta ad un umorismo più raffinato, da teatro dell’assurdo.